Alessanoborgo entroterra
cod #161
LA MORA
quadrilocale - mq 50+50+120 - piano terra
giardino
giardino
CLASSE ENERGETICA:G
€ 160.000






Il centro storico in cui sorgo è uno dei meglio conservati del Salento e regala splendidi scorci grazie anche a importanti edifici come Palazzo Legari, edificio costruito nel 1536 in stile rinascimentale nel quale vissero i Gonzaga, Palazzo Sangiovanni e il Palazzo Ducale, edificio fortificato con eleganti decorazioni che ne ingentiliscono l'aspetto realizzato alla fine del Quattrocento, sotto il governo dei feudatari Del Balzo, di cui resta memoria nella stella a sedici punte simbolo della casata.
Del centro di Alessano fanno parte anche le sue splendide chiese, tra le quali spiccano la chiesa del Santissimo Salvatore che risale alla seconda metà del Settecento e fu edificata in sostituzione dell'antica cattedrale romanica costruita tra il 1150 e il 1200, la chiesa di Sant’Antonio che fu costruita tra la fine del XVI e l'inizio del XVII secolo annoverata tra le costruzioni più antiche di Alessano e, secondo un’epigrafe interna, costruita dallo stesso San Francesco d'Assisi e la Collegiata, maestosa e barocca, che lascia incantati gli sguardi che vi si posano.
Inoltrarsi nelle strade del mio paese significa fare un tuffo nella storia e nell’arte ma anche imbattersi in servizi e intrattenimenti che attirano ogni anno diversi visitatori.
In questo contesto, in Via Scipione San Giovanni, a pochi passi dalla piazza Don Tonino Bello mi trovo io che sono una casa che si sviluppa su due livelli: il piano terra che si estende per 50 mq circa, il primo piano per altri 50 mq circa e 130 mq circa di cortile e giardino esterno. Sono composta da due unità abitative, una che si trova a piano terra e che comprende una cucina con accesso al giardino privato retrostante, una zona giorno, una cameretta, un bagno e un vano ingresso con volta a stella che introduce ad un grazioso cortile in cui è presente una scala che porta al primo piano in cui gli interni caratterizzati da volte a stella si suddividono in una zona giorno con angolo cottura, una camera ed un bagno. Oltre a disporre di un cortile e di un giardino, offro anche una cantina con volta a botte.
Sono la casa “La Mora” e mi trovo in uno dei centri storici più suggestivi della mia terra.
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Dotazioni
posto auto no
posti letto base
posti letto max
accesso disabili no
bbq
vasca idromassaggio
piscina
doccia esterna
aria condizionata
zanzariere no
lavatrice
lavastoviglie
asciugatrice
microonde no
asciugacapelli no
tv
internet
animali
recinzione animali
fumare in casa no
biancheria cucina no
biancheria letto no
biancheria bagno no
Distanze
spiaggia attrezzata
spiaggia libera
porto turistico
alimentari
bar
ristorante
farmacia
edicola
chiesa
guardia medica
stazione ferrovie locali
stazione FS
fermata autolinee
aeroporto
S.Maria Di Leuca
Otranto
Gallipoli
Lecce
Informazioni
ALESSANO
è situata al centro della parte terminale della penisola salentina. L'importante ruolo ricoperto nell'arco della sua storia fa di Alessano un posto ricco di angoli incantevoli, scorci unici oltre che di panorami mozzafiato.
Il motivo che ha reso Alessano il fulcro dell'economia e della cultura per molti secoli, passa attraverso il connubio presenza della sede Vescovile-produzione e commercio dell'olio di oliva.
Si hanno notizie del centro come sede episcopale già in epoca Normanna, intorno all'anno 1000, fino al 1818, data in cui viene soppressa ed accorpata a Ugento-Santa Maria di Leuca. Da qui la presenza di numerosi ordini religiosi e numerosi edifici a carattere sacro: chiese, cappelle, conventi.
Gli edifici religiosi di maggior interesse sono: la Chiesa Matrice, già Cattedrale, riedificata nel XVIII secolo su un precedente edificio di epoca Normanna, con l'incompleta facciata ottocentesca e all'interno, sull'altare della navata sinistra, un notevole dipinto di scuola caravaggesca, raffigurante Tobiolo e l'Angelo; appena fuori dal nucleo antico, l'antica chiesa di Sant'Antonio, con all'interno fastosi altari barocchi,e la chiesa dei Cappuccini, del 1628, con all'interno un monumentale altare in legno intarsiato e intagliato, del XVIII secolo, e la pala raffigurante il Perdono di Assisi, probabilmente di Frate Angelo da Copertino.
Il territorio di Alessano, come tutto il Salento, vede la presenza dell'ulivo come coltura preponderante. Il commercio derivante dall'olio è stato per secoli un volano per l'economia del paese. La tradizione riguardo questa attività è testimoniata dalla presenza di numerosi frantoi ipogei (posti sotto terra), più di quaranta. Quest'attività risultava a tal punto proficua da attrarre numerose famiglie e personalità potenti provenienti dalle zone limitrofe e dal Sud in genere che si trasferivano nel centro per curare i loro affari. Cominciavano così a sorgere palazzi e residenze sontuose che arricchivano e tutt'ora danno lustro al centro storico di Alessano.
A chi si lascia, infatti, guidare dalla trama urbana per le strette viuzze lastricate, penetrando nell'intrico di vicoli e piazze, non potrà sfuggire l'immagine ricca di sfaccettature di un ambiente stratificato dal secolare sovrapporsi di civiltà diverse. Il nucleo antico conserva ancora in buona misura questa miriade di suggestioni: i vicoli che spesso finiscono in un piccolo slargo, secondo un modello tipicamente arabo, le case a corte, al modo greco, con il pozzo in comune e le pile ricavate da blocchi monolitici di calcare, i mignani, i portali con profili in pietra, i balconi e le finestre riccamente scolpiti, le piccole chiese.
Di particolare pregio sono alcuni palazzi costruiti in stile rinascimentale, come palazzo Legari, palazzo Orsi, con una bella loggia ad archi e la caratteristica merlatura, palazzo Sangiovanni, con la facciata a bugnato a punta di diamante ed uno splendido cortile interno, e l'antico palazzo Ducale, costruito durante la signoria dei Del Balzo.
Gli ingenti commerci attorno all'olio e la presenza di pellegrini grazie alla sede Vescovile hanno fatto sì che ad Alessano si stanziasse una numerosa comunità ebraica. Pare che derivi da questo fenomeno storico il soprannome Giudei degli alessanesi.
Inoltre, per diversi secoli vi è stata anche la coltivazione della vite, in particolare dell'uva da vino. Ciò trova riscontro nell'esistenza di un vitigno autoctono che ha dato poi il nome al vino derivante, il Bianco d'Alessano, della cui coltivazione nella zona non rimane praticamente più traccia.
L'ultimo fine settimana di Luglio si celebra la festa dedicata al Patrono San Trifone. Il Santo, di origine orientale (Asia Minore), è protettore di Alessano dai primi anni del '700, periodo in cui, a seguito di un'invasione di cavallette in tutta la zona, la popolazione portò la sua statua in processione. Pare che le locuste abbiano risparmiato Alessano.
Friseddhe, pasta fatta in casa, legumi, olio d'oliva, la cucina e i prodotti che si possono trovare ad Alessano sono quelli tipici della cultura salentina che, in generale, è più agreste che marinara. Tuttavia, diffusi sono i piatti in cui il mix di frutti di mare, pesce e prodotti della campagna raggiunge un livello eccellente.
Cosimo Bello
è situata al centro della parte terminale della penisola salentina. L'importante ruolo ricoperto nell'arco della sua storia fa di Alessano un posto ricco di angoli incantevoli, scorci unici oltre che di panorami mozzafiato.
Il motivo che ha reso Alessano il fulcro dell'economia e della cultura per molti secoli, passa attraverso il connubio presenza della sede Vescovile-produzione e commercio dell'olio di oliva.
Si hanno notizie del centro come sede episcopale già in epoca Normanna, intorno all'anno 1000, fino al 1818, data in cui viene soppressa ed accorpata a Ugento-Santa Maria di Leuca. Da qui la presenza di numerosi ordini religiosi e numerosi edifici a carattere sacro: chiese, cappelle, conventi.
Gli edifici religiosi di maggior interesse sono: la Chiesa Matrice, già Cattedrale, riedificata nel XVIII secolo su un precedente edificio di epoca Normanna, con l'incompleta facciata ottocentesca e all'interno, sull'altare della navata sinistra, un notevole dipinto di scuola caravaggesca, raffigurante Tobiolo e l'Angelo; appena fuori dal nucleo antico, l'antica chiesa di Sant'Antonio, con all'interno fastosi altari barocchi,e la chiesa dei Cappuccini, del 1628, con all'interno un monumentale altare in legno intarsiato e intagliato, del XVIII secolo, e la pala raffigurante il Perdono di Assisi, probabilmente di Frate Angelo da Copertino.
Il territorio di Alessano, come tutto il Salento, vede la presenza dell'ulivo come coltura preponderante. Il commercio derivante dall'olio è stato per secoli un volano per l'economia del paese. La tradizione riguardo questa attività è testimoniata dalla presenza di numerosi frantoi ipogei (posti sotto terra), più di quaranta. Quest'attività risultava a tal punto proficua da attrarre numerose famiglie e personalità potenti provenienti dalle zone limitrofe e dal Sud in genere che si trasferivano nel centro per curare i loro affari. Cominciavano così a sorgere palazzi e residenze sontuose che arricchivano e tutt'ora danno lustro al centro storico di Alessano.
A chi si lascia, infatti, guidare dalla trama urbana per le strette viuzze lastricate, penetrando nell'intrico di vicoli e piazze, non potrà sfuggire l'immagine ricca di sfaccettature di un ambiente stratificato dal secolare sovrapporsi di civiltà diverse. Il nucleo antico conserva ancora in buona misura questa miriade di suggestioni: i vicoli che spesso finiscono in un piccolo slargo, secondo un modello tipicamente arabo, le case a corte, al modo greco, con il pozzo in comune e le pile ricavate da blocchi monolitici di calcare, i mignani, i portali con profili in pietra, i balconi e le finestre riccamente scolpiti, le piccole chiese.
Di particolare pregio sono alcuni palazzi costruiti in stile rinascimentale, come palazzo Legari, palazzo Orsi, con una bella loggia ad archi e la caratteristica merlatura, palazzo Sangiovanni, con la facciata a bugnato a punta di diamante ed uno splendido cortile interno, e l'antico palazzo Ducale, costruito durante la signoria dei Del Balzo.
Gli ingenti commerci attorno all'olio e la presenza di pellegrini grazie alla sede Vescovile hanno fatto sì che ad Alessano si stanziasse una numerosa comunità ebraica. Pare che derivi da questo fenomeno storico il soprannome Giudei degli alessanesi.
Inoltre, per diversi secoli vi è stata anche la coltivazione della vite, in particolare dell'uva da vino. Ciò trova riscontro nell'esistenza di un vitigno autoctono che ha dato poi il nome al vino derivante, il Bianco d'Alessano, della cui coltivazione nella zona non rimane praticamente più traccia.
L'ultimo fine settimana di Luglio si celebra la festa dedicata al Patrono San Trifone. Il Santo, di origine orientale (Asia Minore), è protettore di Alessano dai primi anni del '700, periodo in cui, a seguito di un'invasione di cavallette in tutta la zona, la popolazione portò la sua statua in processione. Pare che le locuste abbiano risparmiato Alessano.
Friseddhe, pasta fatta in casa, legumi, olio d'oliva, la cucina e i prodotti che si possono trovare ad Alessano sono quelli tipici della cultura salentina che, in generale, è più agreste che marinara. Tuttavia, diffusi sono i piatti in cui il mix di frutti di mare, pesce e prodotti della campagna raggiunge un livello eccellente.
Cosimo Bello