Patùborgo entroterra
cod #593
TUFO E TERRACOTTA
bilocale - mq 60 - piano terra
terrazzo
terrazzo
CLASSE ENERGETICA:A
€ 70.000



A pochi passi da me si aprono affascinanti scenari dominati da alcuni tesori storici come il Centopietre, un monumento particolarissimo di origine medievale costruito con blocchi di pietra provenienti da un mausoleo romano; il Castello, una fortificazione che risale alla prima metà del 1400 originariamente costituita da quattro torrioni angolari uniti da mura che erano circondate da un fossato in parte interrato, in parte convertito in giardino e che oggi presenta un torrione, Torre del Fortino, in parte crollato, dei resti di mura in pietra a secco e una parte del fossato interrato e convertito in giardino.
A caratterizzare il mio Comune è anche la Chiesa Madre di San Michele Arcangelo, il patrono del paese e la Chiesa di San Giovanni, edificata in memoria di una battaglia tra Cristiani e Saraceni. Intorno a me si respira un’aria intrisa di tradizioni e di bellezze pronte ad incantare e a far sognare chi vuole ammirarle.
In questo contesto, genuino ma vicino ai servizi e alle zone più vive del mio paese, mi trovo io che sono un antico bilocale recentemente restaurato di 60 mq circa che si sviluppa a piano terra.
Al mio ingresso si trova una caratteristica corte comune che rimanda a tempi lontani come le mie volte tradizionali, mantenute anche dopo il restauro, che aprono e illuminano gli spazi. Oltre ai miei due vani interni dispongo poi di un'area solare di pertinenza e di un altro vano staccato dotato anch’esso di volta a stella e probabilmente un tempo utilizzato come rifugio per il bestiame essendo ancora presenti le originali mangiatoie. La mia posizione è centrale ed è vicina alla SP 192 che mi collega facilmente alla marina di San Gregorio, una realtà rinomata per le sue acque cristalline.
Sono il bilocale “Tufo e Terracotta” e vivo immerso nell’autenticità del mio paese.
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Dotazioni
posto auto no
posti letto base
posti letto max
accesso disabili no
bbq
vasca idromassaggio
piscina
doccia esterna
aria condizionata
zanzariere no
lavatrice
lavastoviglie
asciugatrice
microonde no
asciugacapelli no
tv
internet
animali
recinzione animali
fumare in casa no
biancheria cucina no
biancheria letto no
biancheria bagno no
Distanze
spiaggia attrezzata
spiaggia libera
porto turistico
alimentari
bar
ristorante
farmacia
edicola
chiesa
guardia medica
stazione ferrovie locali
stazione FS
fermata autolinee
aeroporto
S.Maria Di Leuca
Otranto
Gallipoli
Lecce
Informazioni
PATÙ'
Il grazioso centro è situato sul territorio in cui sorgeva l'importante città messapica di Vereto.
Polo di un florido commercio con la Grecia e la Magna Grecia, Vereto aveva nel porto costruito nella baia di San Gregorio il suo affaccio naturale sul mare. Furono i Saraceni nel IX secolo D. C. ad invadere e distruggerla al fine di procurarsi un punto d'appoggio per aprirsi le porte di tutto il Salento. Il piano non vide, però, la sua realizzazione grazie all'intervento dell'esercito dell'allora Re di Francia Carlo il Calvo che respinse i Saraceni in una nota battaglia dell'877. A seguito di questo evento, furono gli abitanti di Vereto a fondare Patù nel 924.
A ricordo del giorno del vittorioso scontro, fu eretta la chiesa dedicata a San Giovanni Battista.
Nei secoli successivi, il feudo è passato dalla proprietà della Curia Vescovile di Alessano, al Principe d'Aragona di Cassano, ai Guarino ed infine ai Granafei.
Grazie all'illustre passato, sul territorio di Patù si trovano diversi edifici antichi di carattere religioso, militare e civile degni di nota a dispetto di quanto potrebbero far pensare le attuali dimensioni del centro.
Oltre alla già citata chiesa di San Giovanni, la chiesa Madre dedicata a San Michele Arcangelo fu eretta nel 1564 e al suo interno custodisce un organo a canne del 1723.
La chiesa della Madonna di Vereto è situata su quella che fu l'acropoli dell'omonima città messapica, eretta nel XVII secolo ad opera del Principe Zunica Signore di Alessano.
Un'importante testimonianza di architettura rupestre è la Cripta di Sant'Elia, interamente scavata, appunto, nella roccia, risale al VIII-IX secolo. Nacque ad opera dei monaci basiliani che si stabilirono in diverse parti del basso Salento provenienti da Oriente a seguito della lotta iconoclasta attuata dall'Imperatore Bizantino Leone III Isaurico.
In tutto il territorio di Patù, nelle trame del suo abitato, nella splendida campagna, sono tutt'ora visibili testimonianze e reperti del suo antico passato.
La Centopietre ne è un ulteriore esempio. Monumento funerario risalente al IX secolo e costituito da cento blocchi di pietra calcarea fu edificato in onore di Geminiano, messaggero di pace trucidato dai Saraceni all'alba del già citato scontro tra cristiani e islamici del 24 Giugno 877.
Cosimo Bello
Il grazioso centro è situato sul territorio in cui sorgeva l'importante città messapica di Vereto.
Polo di un florido commercio con la Grecia e la Magna Grecia, Vereto aveva nel porto costruito nella baia di San Gregorio il suo affaccio naturale sul mare. Furono i Saraceni nel IX secolo D. C. ad invadere e distruggerla al fine di procurarsi un punto d'appoggio per aprirsi le porte di tutto il Salento. Il piano non vide, però, la sua realizzazione grazie all'intervento dell'esercito dell'allora Re di Francia Carlo il Calvo che respinse i Saraceni in una nota battaglia dell'877. A seguito di questo evento, furono gli abitanti di Vereto a fondare Patù nel 924.
A ricordo del giorno del vittorioso scontro, fu eretta la chiesa dedicata a San Giovanni Battista.
Nei secoli successivi, il feudo è passato dalla proprietà della Curia Vescovile di Alessano, al Principe d'Aragona di Cassano, ai Guarino ed infine ai Granafei.
Grazie all'illustre passato, sul territorio di Patù si trovano diversi edifici antichi di carattere religioso, militare e civile degni di nota a dispetto di quanto potrebbero far pensare le attuali dimensioni del centro.
Oltre alla già citata chiesa di San Giovanni, la chiesa Madre dedicata a San Michele Arcangelo fu eretta nel 1564 e al suo interno custodisce un organo a canne del 1723.
La chiesa della Madonna di Vereto è situata su quella che fu l'acropoli dell'omonima città messapica, eretta nel XVII secolo ad opera del Principe Zunica Signore di Alessano.
Un'importante testimonianza di architettura rupestre è la Cripta di Sant'Elia, interamente scavata, appunto, nella roccia, risale al VIII-IX secolo. Nacque ad opera dei monaci basiliani che si stabilirono in diverse parti del basso Salento provenienti da Oriente a seguito della lotta iconoclasta attuata dall'Imperatore Bizantino Leone III Isaurico.
In tutto il territorio di Patù, nelle trame del suo abitato, nella splendida campagna, sono tutt'ora visibili testimonianze e reperti del suo antico passato.
La Centopietre ne è un ulteriore esempio. Monumento funerario risalente al IX secolo e costituito da cento blocchi di pietra calcarea fu edificato in onore di Geminiano, messaggero di pace trucidato dai Saraceni all'alba del già citato scontro tra cristiani e islamici del 24 Giugno 877.
Cosimo Bello