Giuliano di Leccecampagna
cod #535
LIMONE
oltre - mq 5966 - piano terra
giardino
giardino
€ 20.000
Mi circondano ampie distese di ulivi che donano un intenso colore verde a tutto il paesaggio. Basta spostarsi di pochi chilometri per immergersi in un clima totalmente diverso dominato dalla pietra dei vicoli antichi e dei monumenti storici che donano lustro al Comune di Morciano. Il borgo ha una storia strettamente legata al territorio e alla sua produzione tanto che, attraverso le lastre di vetro della piazza, si possono ammirare il frantoio ipogeo e le fosse granarie. Il centro storico ospita anche il Castello che è un esempio imponente di architettura civile risalente alla seconda metà del XIV secolo.
Poco distante da me è anche il borgo di Giuliano, una piccola realtà animata dai colori del suo centro storico dove la storia del luogo riprende vita attraverso monumenti, menhir, frantoi, stradine e chiese antiche che si incontrano lungo le strade. A rimarcare il forte legame che il luogo in cui sorgo ha con la sua storia e con le nobili dinastie succedutesi negli anni, contribuisce il feudale Castello di Giuliano che fu edificato nei primi anni del XVI secolo nel cuore antico del paese. La fortezza è una delle poche nel Salento ad avere mantenuto l'originaria fisionomia intatta. Restano ancora evidenti le funzionalità che il castello aveva, infatti a piano terra destinato alle attività produttive, si trovano le scuderie, le stalle, i depositi e i locali per la servitù; al piano superiore destinato invece alla residenza del feudatario, ci sono le stanze nobiliari.
Immerso in contesti così vari mi trovo io che sono un terreno di 5966 mq circa che ospita una pajara, simbolo di una tradizione lontana nel tempo e dell’arte contadina. Posso godere della genuinità e della tranquillità di questi luoghi che offrono l’opportunità di entrare in contatto con la natura.
Sono il terreno “Limone” e con la mia ricca vegetazione contribuisco a rendere ancora più colorate le campagne del basso Salento.
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Dotazioni
posto auto no
posti letto base
posti letto max
accesso disabili no
bbq
vasca idromassaggio
piscina
doccia esterna
aria condizionata
zanzariere no
lavatrice
lavastoviglie
asciugatrice
microonde no
asciugacapelli no
tv
internet
animali
recinzione animali
fumare in casa no
biancheria cucina no
biancheria letto no
biancheria bagno no
Distanze
spiaggia attrezzata
spiaggia libera
porto turistico
alimentari
bar
ristorante
farmacia
edicola
chiesa
guardia medica
stazione ferrovie locali
stazione FS
fermata autolinee
aeroporto
S.Maria Di Leuca
Otranto
Gallipoli
Lecce
Informazioni
Giuliano di Lecce è una frazione di Castrignano del Capo insieme a Salignano e Santa Maria Di Leuca, da cui dista circa 9 km.
Etimologicamente il nome deriva da "Julianus", centuriano romano comandante del territorio che, dopo la distruzione della Città Messapica di Vereto da parte dei Saraceni nel IX secolo, estese il suo controllo anche ai popoli vicini. Tuttavia, le origini romane del paese non sembrano convincere gli storici, in virtù di un Menhir, presente nel centro storico del borgo, che fa ricondurre i primi insediamenti umani nel paese al periodo neolitico. Significativa nel territorio fu altresì la presenza dei Normanni (X-XII secolo a.c); a partire da tale periodo infatti, Giuliano di Lecce iniziò a diventare un importante riferimento culturale: venne stanziato il primo reggimento comunale, più avanti nel tempo si fondò la Universitas Giuliano, luogo di importanti studi, e si iniziarono a costruire importanti strutture architettoniche, quali la Chiesa Madre di San Giovanni Crisostomo, la Chiesa di San Pietro Apostolo, la Laura basiliana, il Castello di Giuliano, costruito nel XVI secolo e oggi regnante imponente nel cuore del paese con i suoi archi e mura.
Le stradine di Giuliano sono rinomate inoltre per le numerose epigrafi e iscrizioni latine, riportanti motti e versi biblici. Una delle più evidenti si trova sulla porta di un frantoio ipogeo e cita: "Impiantato non per speranze di guadagno, ma di libertà nell'anno del signore 1789". Tale frantoio è situato nel cuore del paese e richiama le magiche e storiche lavorazioni sotterranee adibite ai mestieri della popolazione.
Ogni anno Giuliano di Lecce festeggia, oltre al patrono San Giovanni, un'antica ricorrenza denominata "la Madonna del Canneto", in cui viene celebrata la Madonna con preghiere e lumi per strada. Associata alla festa, si svolge anche la tradizionale fiera del paese che richiama le popolazioni limitrofe per la ridondante presenza di vari prodotti che vanno dall'artigianato, all'agricoltura, al tessile.
Etimologicamente il nome deriva da "Julianus", centuriano romano comandante del territorio che, dopo la distruzione della Città Messapica di Vereto da parte dei Saraceni nel IX secolo, estese il suo controllo anche ai popoli vicini. Tuttavia, le origini romane del paese non sembrano convincere gli storici, in virtù di un Menhir, presente nel centro storico del borgo, che fa ricondurre i primi insediamenti umani nel paese al periodo neolitico. Significativa nel territorio fu altresì la presenza dei Normanni (X-XII secolo a.c); a partire da tale periodo infatti, Giuliano di Lecce iniziò a diventare un importante riferimento culturale: venne stanziato il primo reggimento comunale, più avanti nel tempo si fondò la Universitas Giuliano, luogo di importanti studi, e si iniziarono a costruire importanti strutture architettoniche, quali la Chiesa Madre di San Giovanni Crisostomo, la Chiesa di San Pietro Apostolo, la Laura basiliana, il Castello di Giuliano, costruito nel XVI secolo e oggi regnante imponente nel cuore del paese con i suoi archi e mura.
Le stradine di Giuliano sono rinomate inoltre per le numerose epigrafi e iscrizioni latine, riportanti motti e versi biblici. Una delle più evidenti si trova sulla porta di un frantoio ipogeo e cita: "Impiantato non per speranze di guadagno, ma di libertà nell'anno del signore 1789". Tale frantoio è situato nel cuore del paese e richiama le magiche e storiche lavorazioni sotterranee adibite ai mestieri della popolazione.
Ogni anno Giuliano di Lecce festeggia, oltre al patrono San Giovanni, un'antica ricorrenza denominata "la Madonna del Canneto", in cui viene celebrata la Madonna con preghiere e lumi per strada. Associata alla festa, si svolge anche la tradizionale fiera del paese che richiama le popolazioni limitrofe per la ridondante presenza di vari prodotti che vanno dall'artigianato, all'agricoltura, al tessile.