Gagliano del Capoborgo entroterra
cod #654
PAGLIA E FIENO
trilocale - mq - piano terra
terrazzo
terrazzo
CLASSE ENERGETICA:G
€ 60.000
Sotto questa rete di abitazioni e antichi palazzi del borgo poi è nascosta una rete di frantoi ipogei, risorsa fondamentale nei tempi passati per l’economia dei contadini del paese. A queste bellezze si affiancano affascinanti architetture religiose come la Cappella delle Grazie, la Cappella dei Santi Medici e la Chiesa di San Rocco risalente al XV secolo e poi elevata a Matrice che conserva la rifinitissima statua in legno di San Rocco.
Tra le vie del mio paese si respirano storia e tradizioni che si estendono anche nelle sue frazioni di Arigliano e di San Dana, l’atmosfera cambia però nella vicina località Ciolo che si trova a pochissimi chilometri dal Comune e che lo collega direttamente al mare ed offre scenari mozzafiato tra scogliere ripidissime, il famosissimo ponte e un mare cristallino che porta alla spettacolare e vicina Santa Maria di Leuca.
Circondata da bellezze tato varie in Via Carducci mi trovo io che sono una casa che dispone di tre vani, di cui due con tipiche volte a stella, una sala pranzo ed un cucinino. Dispongo poi di un corridoio esterno, di una cantina e di un’area solare con possibilità di costruire.
Sono la casa “Paglia e fieno” e vivo in un Comune tanto vario quanto affascinante.
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Dotazioni
posto auto no
posti letto base
posti letto max
accesso disabili no
bbq
vasca idromassaggio
piscina
doccia esterna
aria condizionata
zanzariere no
lavatrice
lavastoviglie
asciugatrice
microonde no
asciugacapelli no
tv
internet
animali
recinzione animali
fumare in casa no
biancheria cucina no
biancheria letto no
biancheria bagno no
Distanze
spiaggia attrezzata
spiaggia libera
porto turistico
alimentari
bar
ristorante
farmacia
edicola
chiesa
guardia medica
stazione ferrovie locali
stazione FS
fermata autolinee
aeroporto
S.Maria Di Leuca
Otranto
Gallipoli
Lecce
Informazioni
Gagliano del Capo è un comune dell’entroterra salentino che termina a pizzo lungo la costa adriatica, precisamente al Ciolo, rinomato luogo marittimo raggiungibile a piedi dal paese. Il territorio comprende anche i paesi di San Dana e Arigliano e dista poco più di 7 km da S. M. di Leuca.
Gagliano deriva dal nome di un centurione romano, Gallius, che dominò la zona in epoca delle conquiste romane. La sua nascita risale all’età del bronzo; dopodichè il territorio subì l’influenza di molti popoli e dominazioni tra cui i messapi, i greci, i già citati romani che ne fondarono il centro abitato, i bizantini, i normanni, per arrivare poi al susseguirsi di numerose dinastie feudatarie fino al 1806.
Gli anni tra il 1400 e il 1500 rappresentarono inoltre un periodo abbastanza fiorente per il territorio gaglianese in virtù delle numerose opere e costruzioni architettoniche realizzate, anche se in seguito rimaneggiate. La Chiesa Matrice, la Chiesa Dell’Immacolata, la Chiesa di San Francesco di Paola, la Cripta di Santa Apollonia, scavata nella roccia e altre cappelle sono solo alcune delle opere religiose situate nel cuore di Gagliano. In particolare, la Chiesa Matrice, rimaneggiata alla fine dell’ 800, ospita la statua in legno di San Rocco, patrono del paese, di raffinata e accurata lavorazione. Imponenti sono altresì i diversi palazzi signorili sparsi nel borgo: il Palazzo Ciardo, oggi tuttora agibile alla comunità, il Palazzo Bleve, il Palazzo Comi, il Palazzo Daniele, il Palazzo Buccarello, il palazzo Bitonti che richiamano le famiglie più nobili e alcuni professionisti del paese.
Gagliano è, insieme ad Alessano, tra i paesi del basso Salento ricordato per l’arte del ricamo. Fino a 20-30 anni fa infatti, erano presenti in paese numerose botteghe artigianali dove era possibile ammirare graziosi lavori di Pizzo Cantù, Frivolitè, Tombolo che arricchivano non solo gli abiti degli uomini e delle donne ma anche l’intero corredo della casa.
Valore aggiunto al paese è la località del Ciolo, facente parte dal 2006 del Parco Costa Otranto – Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase, voluto dalla regione Puglia per salvaguardare la litoranea orientale del Salento. Non a caso, il Ciolo o meglio noto come Ponte Ciolo, in virtù del ponte che si alza sul mare, rappresenta un affascinante ritaglio di insenatura. Il nome deriva dal dialetto salentino “giole”, che significa gazza, animale che un tempo ne popolava il luogo, probabilmente per la sua forma che garantiva una zona di riparo. Si tratta di uno dei posti più particolari del basso Salento, in quanto non solo è luogo da visitare per l’orizzonte colorato che offre, con il suo mare verde-azzurro e le piante vergini che si fanno spazio nella pietra, ma anche perchè è una zona balneare inaspettata. Una piccola scalinata infatti collega il ponte alla spiaggia ciottolosa dalla quale è possibile fare il bagno immergendosi nelle acque basse o allungandosi direttamente dalle rocce in mare aperto e profondo ma comunque riparato dai venti.
La costa su cui sorge il Ciolo presenta inoltre bellissime grotte (la Grotta Grande del Ciolo e la Grotta Piccola del Ciolo) che è possibile visitare, anche a nuoto, godendo delle sue fresche acque verde-smeraldo.
Gagliano deriva dal nome di un centurione romano, Gallius, che dominò la zona in epoca delle conquiste romane. La sua nascita risale all’età del bronzo; dopodichè il territorio subì l’influenza di molti popoli e dominazioni tra cui i messapi, i greci, i già citati romani che ne fondarono il centro abitato, i bizantini, i normanni, per arrivare poi al susseguirsi di numerose dinastie feudatarie fino al 1806.
Gli anni tra il 1400 e il 1500 rappresentarono inoltre un periodo abbastanza fiorente per il territorio gaglianese in virtù delle numerose opere e costruzioni architettoniche realizzate, anche se in seguito rimaneggiate. La Chiesa Matrice, la Chiesa Dell’Immacolata, la Chiesa di San Francesco di Paola, la Cripta di Santa Apollonia, scavata nella roccia e altre cappelle sono solo alcune delle opere religiose situate nel cuore di Gagliano. In particolare, la Chiesa Matrice, rimaneggiata alla fine dell’ 800, ospita la statua in legno di San Rocco, patrono del paese, di raffinata e accurata lavorazione. Imponenti sono altresì i diversi palazzi signorili sparsi nel borgo: il Palazzo Ciardo, oggi tuttora agibile alla comunità, il Palazzo Bleve, il Palazzo Comi, il Palazzo Daniele, il Palazzo Buccarello, il palazzo Bitonti che richiamano le famiglie più nobili e alcuni professionisti del paese.
Gagliano è, insieme ad Alessano, tra i paesi del basso Salento ricordato per l’arte del ricamo. Fino a 20-30 anni fa infatti, erano presenti in paese numerose botteghe artigianali dove era possibile ammirare graziosi lavori di Pizzo Cantù, Frivolitè, Tombolo che arricchivano non solo gli abiti degli uomini e delle donne ma anche l’intero corredo della casa.
Valore aggiunto al paese è la località del Ciolo, facente parte dal 2006 del Parco Costa Otranto – Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase, voluto dalla regione Puglia per salvaguardare la litoranea orientale del Salento. Non a caso, il Ciolo o meglio noto come Ponte Ciolo, in virtù del ponte che si alza sul mare, rappresenta un affascinante ritaglio di insenatura. Il nome deriva dal dialetto salentino “giole”, che significa gazza, animale che un tempo ne popolava il luogo, probabilmente per la sua forma che garantiva una zona di riparo. Si tratta di uno dei posti più particolari del basso Salento, in quanto non solo è luogo da visitare per l’orizzonte colorato che offre, con il suo mare verde-azzurro e le piante vergini che si fanno spazio nella pietra, ma anche perchè è una zona balneare inaspettata. Una piccola scalinata infatti collega il ponte alla spiaggia ciottolosa dalla quale è possibile fare il bagno immergendosi nelle acque basse o allungandosi direttamente dalle rocce in mare aperto e profondo ma comunque riparato dai venti.
La costa su cui sorge il Ciolo presenta inoltre bellissime grotte (la Grotta Grande del Ciolo e la Grotta Piccola del Ciolo) che è possibile visitare, anche a nuoto, godendo delle sue fresche acque verde-smeraldo.