Alessanoborgo entroterra
cod #100
ESSENZA
pentalocale - mq 110+90+35 - piano terra
giardino,terrazzo
giardino,terrazzo
CLASSE ENERGETICA:C
€ 450.000
È da secoli che sono immersa in una dimensione quasi magica, tra vicoli che si incrociano e tra caratteristiche corti. Queste bellezze sono tutte racchiuse nel cuore del Comune di Alessano, un paese del sud Salento ricco di storia, arte e cultura. Di Alessano fa parte anche la frazione di Montesardo e la località costiera di Marina di Novaglie con le sue splendide scogliere e con il suo mare cristallino. La realtà in cui mi trovo è intrisa di arte, le strade di Alessano sono infatti allietate da monumenti ed edifici che insieme al suo borgo antico la rendono una dei posti più suggestivi ed evocativi della zona. Imponente è il patrimonio artistico e culturale del mio paese che racconta un’identità particolare fatta di architetture più lineari rispetto a quelle barocche dei paesi limitrofi, di lineamenti essenziali, tanto da richiamare il Rinascimento e la sua estetica. Il suo centro storico è uno dei meglio conservati del Salento e la bellezza delle sue architetture spicca nel Palazzo Legari, edificio costruito nel 1536 in stile rinascimentale nel quale vissero anche i Gonzaga, nel Palazzo Sangiovanni e nel Palazzo Ducale, edificio fortificato con eleganti decorazioni che ne ingentiliscono l'aspetto realizzato alla fine del Quattrocento, sotto il governo dei feudatari Del Balzo, di cui resta memoria nella stella a sedici punte simbolo della casata. Ma la storia e la ricchezza artistica di Alessano è conservata anche negli splendidi edifici religiosi che si trovano a pochi passi da me e tra i quali spiccano la chiesa del Santissimo Salvatore, la chiesa di Sant’Antonio che fu costruita tra la fine del XVI e l'inizio del XVII secolo annoverata tra le costruzioni più antiche di Alessano e, secondo un’epigrafe interna, costruita dallo stesso San Francesco d'Assisi e la Collegiata, maestosa e barocca, che lascia incantati gli sguardi che vi si posano. La chiesa collegiata di San Salvatore risale alla seconda metà del Settecento. Ma a rendere bello il mio paese contribuiscono anche le tipiche campagne che ne fanno parte, con i loro ulivi secolari e con le loro tipiche costruzioni.
Il mio territorio è inoltre molto legato alle tradizioni e alle nostre radici, a pochissimi chilometri da me si trova infatti Macurano, un villaggio rupestre posto lungo la direttrice che collega Alessano a Marina di Novaglie che è considerato il simbolo della cultura dell'olio per la presenza di due frantoi ancora utilizzati.
In un contesto che offre cultura, arte e natura mi trovo io che sono una casa del 1500 a triplo accesso da via Fosso Muraglie e da Corte Cesare Aresio.
Sono una casa che si estende per 110 mq circa più 90 mq e 35 mq circa di spazi esterni e sono stata completamente restaurata con materiali naturali e tradizionali che hanno contribuito a mantenere intatta la mia originaria bellezza, avendo cura di inserire vari elementi moderni e vari comfort come: Wi-FI , impianto di deumidificazione automatico, telecamere di sicurezza, pompa di calore, un sistema di canalizzazione dell'acqua all'avanguardia, internet e una Jacuzzi. I miei graziosi interni dotati di tipiche volte a botte, si articolano in: un corridoio d'ingresso, una zona giorno con cucina a vista con piano cottura a sei fuochi, un bagno, due camere matrimoniali con bagno, una lavanderia, un disimpegno e un antico pollaio restaurato e adibito a deposito.
Ma la parte che preferisco sono i miei spazi esterni che mi collegano con il centro storico circostante e mi permettono di avere degli spazi privati dai quali godere tranquillamente di un’atmosfera suggestiva e comprendono una corte privata ricca di elementi caratteristici, un cortile antistante di cui uno spazio decorato e abbellito con piante grasse, aloe e pile antiche è dedicato alla Jacuzzi a cinque posti e un viale d'accesso affiancato da antiche mura. Dispongo inoltre di illuminazione esterna e di vari comfort da scoprire durante la visita.
Sono la casa nel borgo “Essenza" e dal 1500 godo e faccio parte di scenari meravigliosi che raccolgono l'essenza dell'entroterra Salentino.
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Dotazioni
posto auto no
posti letto base
posti letto max
accesso disabili no
bbq
vasca idromassaggio
piscina
doccia esterna
aria condizionata
zanzariere no
lavatrice
lavastoviglie
asciugatrice
microonde no
asciugacapelli no
tv
internet
animali
recinzione animali
fumare in casa no
biancheria cucina no
biancheria letto no
biancheria bagno no
Distanze
spiaggia attrezzata
spiaggia libera
porto turistico
alimentari
bar
ristorante
farmacia
edicola
chiesa
guardia medica
stazione ferrovie locali
stazione FS
fermata autolinee
aeroporto
S.Maria Di Leuca
Otranto
Gallipoli
Lecce
Informazioni
ALESSANO
E' situata al centro della parte terminale della penisola salentina. L'importante ruolo ricoperto nell'arco della sua storia fa di Alessano un posto ricco di angoli incantevoli, scorci unici oltre che di panorami mozzafiato.
Il motivo che ha reso Alessano il fulcro dell'economia e della cultura per molti secoli, passa attraverso il connubio presenza della sede Vescovile-produzione e commercio dell'olio di oliva.
Si hanno notizie del centro come sede episcopale già in epoca Normanna, intorno all'anno 1000, fino al 1818, data in cui viene soppressa ed accorpata a Ugento-Santa Maria di Leuca. Da qui la presenza di numerosi ordini religiosi e numerosi edifici a carattere sacro: chiese, cappelle, conventi.
Gli edifici religiosi di maggior interesse sono: la Chiesa Matrice, già Cattedrale, riedificata nel XVIII secolo su un precedente edificio di epoca Normanna, con l'incompleta facciata ottocentesca e all'interno, sull'altare della navata sinistra, un notevole dipinto di scuola caravaggesca, raffigurante Tobiolo e l'Angelo; appena fuori dal nucleo antico, l'antica chiesa di Sant'Antonio, con all'interno fastosi altari barocchi,e la chiesa dei Cappuccini, del 1628, con all'interno un monumentale altare in legno intarsiato e intagliato, del XVIII secolo, e la pala raffigurante il Perdono di Assisi, probabilmente di Frate Angelo da Copertino.
Il territorio di Alessano, come tutto il Salento, vede la presenza dell'ulivo come coltura preponderante. Il commercio derivante dall'olio è stato per secoli un volano per l'economia del paese. La tradizione riguardo questa attività è testimoniata dalla presenza di numerosi frantoi ipogei (posti sotto terra), più di quaranta. Quest'attività risultava a tal punto proficua da attrarre numerose famiglie e personalità potenti provenienti dalle zone limitrofe e dal Sud in genere che si trasferivano nel centro per curare i loro affari. Cominciavano così a sorgere palazzi e residenze sontuose che arricchivano e tutt'ora danno lustro al centro storico di Alessano.
A chi si lascia, infatti, guidare dalla trama urbana per le strette viuzze lastricate, penetrando nell'intrico di vicoli e piazze, non potrà sfuggire l'immagine ricca di sfaccettature di un ambiente stratificato dal secolare sovrapporsi di civiltà diverse. Il nucleo antico conserva ancora in buona misura questa miriade di suggestioni: i vicoli che spesso finiscono in un piccolo slargo, secondo un modello tipicamente arabo, le case a corte, al modo greco, con il pozzo in comune e le pile ricavate da blocchi monolitici di calcare, i mignani, i portali con profili in pietra, i balconi e le finestre riccamente scolpiti, le piccole chiese.
Di particolare pregio sono alcuni palazzi costruiti in stile rinascimentale, come palazzo Legari, palazzo Orsi, con una bella loggia ad archi e la caratteristica merlatura, palazzo Sangiovanni, con la facciata a bugnato a punta di diamante ed uno splendido cortile interno, e l'antico palazzo Ducale, costruito durante la signoria dei Del Balzo.
Gli ingenti commerci attorno all'olio e la presenza di pellegrini grazie alla sede Vescovile hanno fatto sì che ad Alessano si stanziasse una numerosa comunità ebraica. Pare che derivi da questo fenomeno storico il soprannome Giudei degli alessanesi.
Inoltre, per diversi secoli vi è stata anche la coltivazione della vite, in particolare dell'uva da vino. Ciò trova riscontro nell'esistenza di un vitigno autoctono che ha dato poi il nome al vino derivante, il Bianco d'Alessano, della cui coltivazione nella zona non rimane praticamente più traccia.
L'ultimo fine settimana di Luglio si celebra la festa dedicata al Patrono San Trifone. Il Santo, di origine orientale (Asia Minore), è protettore di Alessano dai primi anni del '700, periodo in cui, a seguito di un'invasione di cavallette in tutta la zona, la popolazione portò la sua statua in processione. Pare che le locuste abbiano risparmiato Alessano.
Friseddhe, pasta fatta in casa, legumi, olio d'oliva, la cucina e i prodotti che si possono trovare ad Alessano sono quelli tipici della cultura salentina che, in generale, è più agreste che marinara. Tuttavia, diffusi sono i piatti in cui il mix di frutti di mare, pesce e prodotti della campagna raggiunge un livello eccellente.
Cosimo Bello
E' situata al centro della parte terminale della penisola salentina. L'importante ruolo ricoperto nell'arco della sua storia fa di Alessano un posto ricco di angoli incantevoli, scorci unici oltre che di panorami mozzafiato.
Il motivo che ha reso Alessano il fulcro dell'economia e della cultura per molti secoli, passa attraverso il connubio presenza della sede Vescovile-produzione e commercio dell'olio di oliva.
Si hanno notizie del centro come sede episcopale già in epoca Normanna, intorno all'anno 1000, fino al 1818, data in cui viene soppressa ed accorpata a Ugento-Santa Maria di Leuca. Da qui la presenza di numerosi ordini religiosi e numerosi edifici a carattere sacro: chiese, cappelle, conventi.
Gli edifici religiosi di maggior interesse sono: la Chiesa Matrice, già Cattedrale, riedificata nel XVIII secolo su un precedente edificio di epoca Normanna, con l'incompleta facciata ottocentesca e all'interno, sull'altare della navata sinistra, un notevole dipinto di scuola caravaggesca, raffigurante Tobiolo e l'Angelo; appena fuori dal nucleo antico, l'antica chiesa di Sant'Antonio, con all'interno fastosi altari barocchi,e la chiesa dei Cappuccini, del 1628, con all'interno un monumentale altare in legno intarsiato e intagliato, del XVIII secolo, e la pala raffigurante il Perdono di Assisi, probabilmente di Frate Angelo da Copertino.
Il territorio di Alessano, come tutto il Salento, vede la presenza dell'ulivo come coltura preponderante. Il commercio derivante dall'olio è stato per secoli un volano per l'economia del paese. La tradizione riguardo questa attività è testimoniata dalla presenza di numerosi frantoi ipogei (posti sotto terra), più di quaranta. Quest'attività risultava a tal punto proficua da attrarre numerose famiglie e personalità potenti provenienti dalle zone limitrofe e dal Sud in genere che si trasferivano nel centro per curare i loro affari. Cominciavano così a sorgere palazzi e residenze sontuose che arricchivano e tutt'ora danno lustro al centro storico di Alessano.
A chi si lascia, infatti, guidare dalla trama urbana per le strette viuzze lastricate, penetrando nell'intrico di vicoli e piazze, non potrà sfuggire l'immagine ricca di sfaccettature di un ambiente stratificato dal secolare sovrapporsi di civiltà diverse. Il nucleo antico conserva ancora in buona misura questa miriade di suggestioni: i vicoli che spesso finiscono in un piccolo slargo, secondo un modello tipicamente arabo, le case a corte, al modo greco, con il pozzo in comune e le pile ricavate da blocchi monolitici di calcare, i mignani, i portali con profili in pietra, i balconi e le finestre riccamente scolpiti, le piccole chiese.
Di particolare pregio sono alcuni palazzi costruiti in stile rinascimentale, come palazzo Legari, palazzo Orsi, con una bella loggia ad archi e la caratteristica merlatura, palazzo Sangiovanni, con la facciata a bugnato a punta di diamante ed uno splendido cortile interno, e l'antico palazzo Ducale, costruito durante la signoria dei Del Balzo.
Gli ingenti commerci attorno all'olio e la presenza di pellegrini grazie alla sede Vescovile hanno fatto sì che ad Alessano si stanziasse una numerosa comunità ebraica. Pare che derivi da questo fenomeno storico il soprannome Giudei degli alessanesi.
Inoltre, per diversi secoli vi è stata anche la coltivazione della vite, in particolare dell'uva da vino. Ciò trova riscontro nell'esistenza di un vitigno autoctono che ha dato poi il nome al vino derivante, il Bianco d'Alessano, della cui coltivazione nella zona non rimane praticamente più traccia.
L'ultimo fine settimana di Luglio si celebra la festa dedicata al Patrono San Trifone. Il Santo, di origine orientale (Asia Minore), è protettore di Alessano dai primi anni del '700, periodo in cui, a seguito di un'invasione di cavallette in tutta la zona, la popolazione portò la sua statua in processione. Pare che le locuste abbiano risparmiato Alessano.
Friseddhe, pasta fatta in casa, legumi, olio d'oliva, la cucina e i prodotti che si possono trovare ad Alessano sono quelli tipici della cultura salentina che, in generale, è più agreste che marinara. Tuttavia, diffusi sono i piatti in cui il mix di frutti di mare, pesce e prodotti della campagna raggiunge un livello eccellente.
Cosimo Bello